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Mio fratello rincorre i dinosauri

Che bello rincorrere i dinosauri con mio fratello…

Tutti ci ritroviamo a volte a dover fare scelte e a prendere decisioni importanti, ma chiunque si stia soffermando sulla scelta di un buon libro senza trovare quello “giusto” su questo che vado a descrivervi non deve avere incertezze. “Mio fratello rincorre i dinosauri” è la storia della famiglia Mazzariol raccontata da Giacomo, figlio, autore del libro, fratello di Chiara e Alice, e si apre con un annuncio inaspettato da parte dei genitori: la famiglia Mazzariol ormai arriverà “due a due”. Subito è chiaro che in famiglia ci saranno tre femmine e tre maschi, per la gioia del padre e del piccolo Giacomo che da tempo si sentivano in minoranza, poiché è in arrivo un fratellino. Dopo varie discussioni si decide il nome: Giovanni. Il nuovo arrivato però porta con sé alcune difficoltà per la famiglia poiché è affetto dalla sindrome di Down e il più scosso è proprio Giacomo, che dopo aver trovato e letto un libro della madre riguardante questa sindrome ancora prima che il piccolo nascesse, capisce che non avrà un fratello, ma un supereroe. Ma è proprio su quei super poteri che Giacomo crescendo avrà dei dubbi. Il procedere della storia ruota di fatto attorno a ciò che con questa nuova nascita è cambiato nella famiglia ed in particolare le prime sicure e forti convinzioni del giovane narratore-protagonista che crescendo, cambiando e trovandosi di fronte a nuove esperienze, non trova più il fondamento delle sue sicurezze di bambino, riguardo a quei super poteri del fratello che tanto “super” non gli sembra più. Alla fine si rivela la storia d’amore più bella che possa esistere tra due fratelli. Giovanni, ha portato nella famiglia Mazzariol tanta gioia regalando sorrisi ed emozioni le più vere. Avere un cromosoma in più non discrimina e la storia lo chiarisce bene, avere un parente affetto da questa sindrome porta alcuni problemi, ma non è un ostacolo davanti al quale fermarsi e piangersi addosso, piuttosto un motivo in più per andare avanti a gamba tesa, continuando a cercare la felicità nella propria vita insieme. Consiglio a tutti di leggerlo perché a tocca nel profondo e lascia un segno proprio come ha fatto con me.

Chiara Ravotti cl.3^A Scientifico
Liceo Vasco Beccaria Govone Mondovì

Questo libro, scritto da Giacomo Mazzariol, un ragazzo di diciannove anni, racconta una parte della vita del fratellino Giovanni, un bambino Down. Quando era piccolo, Giacomo desiderava avere un fratello, perché con le due sorelle non poteva fare giochi da maschi, ad esempio la lotta. Inoltre lo voleva anche perché, fino a quel momento, nella sua famiglia i maschi erano in minoranza. Così, quando un giorno i genitori annunciarono l’arrivo di un fratellino ai figli, Giacomo non seppe contenere la sua gioia. La mamma aggiunse che sarebbe stato “speciale”. Giacomo associò la parola “speciale” a supereroe, quindi pensando che questo bambino avrebbe avuto dei superpoteri. Nasce quindi Giovanni, nome scelto dal fratello maggiore. Quest’ ultimo, all’inizio molto entusiasta, passerà una fase della sua vita, l’adolescenza, dove questa esaltazione si trasformerà in vergogna, quasi in rifiuto. Al tempo delle medie, infatti, tiene nascosta l’esistenza del fratellino ai compagni. Ci vogliono dodici anni prima che Giacomo accetti suo fratello com’è, anche con i suoi piccoli difetti. Giovanni verrà accompagnato dal fratello alla festa di carnevale del paese, senza più paura che qualcuno li possa vedere e prendere in giro.
Questo libro mi è piaciuto molto, perché la storia raccontata è vera e rispecchia la realtà. Ho provato ad immedesimarmi in Giacomo e a capire le sue difficoltà nell’accettare un fratello “diverso”. Si fa in fretta a condannarlo per il suo comportamento, quando “nega” l’esistenza di Giovanni. Ma non bisogna dimenticare chela nostra società ha una mentalità chiusa e fa ancora fatica ad accogliere chi presenta caratteristiche differenti dalle nostre. Da qui il disagio di Giacomo, che sarebbe anche il mio in una situazione analoga.
Aggiungo che, nonostante la complessità del tema trattato, il libro si legge facilmente per il linguaggio utilizzato, veramente accessibile a tutti.

Lorena Cavaglià 4^H

Cosa c’è di meglio della nascita di un fratellino con cui giocare? E che dire dei nove mesi d’attesa per immaginare il suo volto, la sua voce, il suo carattere e decidere il nome e comprare carrozzina, vestitini, pannolini. Insomma disegnare il futuro!
Ma se tutte queste speranze crollassero quando capisci che non puoi più fare nulla di tutto ciò che avevi immaginato perché il nuovo arrivato ha qualcosa in più degli altri, come ti comporteresti? Quali sarebbero le tue reazioni? E come risponderesti alla domanda: “perché mi è capitato un compagno di giochi proprio così?”.
Questa è la storia che ci racconta Mazzariol, ma non solo, perché scopre che non hanno più importanza le avventure che immaginava di vivere, perché capisce che la vita, negandogli delle possibilità gliene ha concesse di nuove e migliori.
L’autore tratta un argomento, spesso delicato, con ironia e leggerezza.
Le vicende sono narrate dal punto di vista di un bambino, quindi con uno stile tranquillo caratterizzato da parole semplici, ma efficaci.
La vita dei due ragazzi è narrata nel primo romanzo di Giacomo Mazzariol, Mio fratello rincorre i dinosauri, pubblicato dalla casa editrice Einaudi nel 2016, anno in cui l’autore ha sostenuto l’esame di maturità.

Greta Murazzano 4^H

Giovanni è un supereroe, ma non uno qualsiasi, è il supereroe di suo fratello Giacomo e in quanto tale è speciale; infatti non è un bambino come tutti gli altri: lui possiede un cromosoma in più, che lo distingue e lo rende spesso incomprensibile ed imprevedibile. Essere strani e diversi, però, non è sinonimo, come dimostra questa storia, di essere imperfetti e allo stesso tempo essere affetti dalla sindrome di Down non equivale ad essere “difettosi”. Giacomo da piccolo questo lo aveva capito sin da subito, quando i suoi genitori avevano annunciato che lui e le sue due sorelle, Chiara e Alice, avrebbero presto avuto un fratellino “speciale”. Inutile dire che agli occhi di un bambino questa parola viene immediatamente associata a dei superpoteri che forniscono abilità straordinarie. Giovanni ha capacità che pochi possiedono infatti è una fonte inesauribile di fantasia, spontaneo, impulsivo e strettamente legato a Rana la rana e ai dinosauri, suoi compagni inseparabili. Ma più di tutte Giovanni possiede la capacità di saper coinvolgere chi lo circonda in ogni cosa che fa e riesce a trascinare tutti. Giacomo trova però molto difficile accettare tutto questo e capisce che i superpoteri che intendeva lui non sono gli stessi che ha suo fratello e affronta un duro periodo tra la Scuola Media e Superiore in cui la consapevolezza della diversità tra lui e Giovanni matura al punto da trasformarsi in vergogna. Si comporta per tutto il primo periodo dell’adolescenza come un pesce volante: questi infatti, saltano fuori dall’acqua non per divertimento, ma per difendersi dai predatori; allo stesso modo lui nasconde ai suoi coetanei l’esistenza di Giovanni per paura di essere deriso, nonostante questo lo faccia soffrire. Il solo rimedio per Giacomo per riportare le cose alla normalità è assumere un atteggiamento che rifiuti la parola Down come segno di disprezzo e come un’etichetta che evidenzi le loro differenze negativamente. Giovanni è una danza e il problema di Giacomo è sentire la sua stessa musica, ma poco alla volta, dopo dodici anni, riesce finalmente ad entrare nel mondo di suo fratello, capendo che non vi sono validi motivi per essere schernito ed emarginato dai suoi coetanei. Le persone infatti prendono in giro ciò che non capiscono, ciò di cui hanno paura e Giacomo, in questo libro, apre le porte su un mondo di cui tutti sono consapevoli, ma che difficilmente si riesce a capire in che cosa consista. Questo racconto leggero e semplice dimostra come l’unico modo per capire e accettare gli altri sia conoscerli, con i relativi pregi e difetti. Giovanni in fondo è come gli altri, perché tutti rincorrono qualcosa: molti il tempo, sperando di poterlo fermare, alcuni le persone, per non lasciarle andare via e altri ancora inutilmente ciò che non possono avere. Lui, invece, rincorre i dinosauri.

Chiara Martino cl.3^A Scientifico
Liceo Vasco Beccaria Govone Mondovì