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Eppure cadiamo felici
Eppure cadiamo felici

Il libro “Eppure cadiamo felici” di Enrico Galliano, racconta la storia di una diciassettenne di nome Gioia. 

Gioia è una ragazza come le altre, tuttavia viene continuamente esclusa dalla classe, non è compresa da nessuno, o almeno nessuno prova mai sul serio ad avvicinarsi a lei. Eppure è una ragazza molto intelligente, nonostante  qualche atteggiamento strano che è solita a mostrare. 

Il suo modo apparentemente strano di comportarsi è  dovuto alla sua situazione familiare pressoché disastrosa, ai pesi che è costretta ad accollarsi tutti i giorni, al suo rinchiudersi in se stessa senza parlare con nessuno, se non con il  vecchio professor Bove a cui chiede consigli, con sua nonna che è in stato vegetativo e  con la sua amica immaginaria Tonia. 

La sua vita cambia quando in una delle sue fughe da casa, Gioia incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo, un tipo piuttosto riservato, particolare, che indossa sempre felpe nere con il cappuccio.

I due diventano amici, trascorrono le ore a parlare, hanno molti gusti in comune e si confidano, anche se a Lo non piace parlare della sua famiglia, ad esempio quando Gioia nomina il padre Lo si infuria e cambia espressione.  Soltanto insieme però si completano, perciò si mettono insieme. Un giorno Lo scompare lasciandole un biglietto, da quel giorno molte cose cambieranno, Gioia dapprima lo odierà, ma poi capirà che la situazione non è semplice come pensava, ma che anzi, era finita in una storia più grande di lei. . 

La ragazza al termine della vicenda avrà il suo riscatto, riuscirà a sentirsi importante per qualcuno, a  non farsi condizionare dalle malelingue e dalla cattiveria, dimostrando chi è realmente.

Ho trovato questo libro assai bello, avvincente e intrigante. E’ anche discorsivo e nonostante sia  lungo  da leggere ,è interessante  e mi ha fatto riflettere molto.

Il finale l’ho trovato coinvolgente e allo stesso tempo un po’ angosciante, totalmente diverso dalle mie aspettative. Mi ha fatto riflettere su aspetti a cui solitamente non do molta importanza o che a volte tendo quasi a dar per scontati. Ho capito quanto sia importante avere una persona con cui parlare, riuscire a essere se stessi, senza dover  fingere, e ho capito ciò che si prova a restare soli, la paura di non avere nessuno, di non essere mai abbastanza, e di sentirsi persi, vuoti, invisibili. 

Questa vicenda mi ha fatto pensare alla necessità  e alla fortuna di avere una famiglia unita che ti vuole bene, ho provato ribrezzo verso un padre che alza le mani verso la madre e i figli, che torna a casa ubriaco e che alza la voce senza un motivo. Mi ha colpito la frase che vi è sotto al titolo del libro : “Non aver paura di ascoltare il rumore della felicità”. La felicità è nelle piccole cose, non tutti  riescono sempre a coglierla, alcuni la calpestano,altri la custodiscono e la diffondono tra la gente. Ho trovato il libro veramente intenso, ricco di sfumature e colpi di scena.

Arianna Boglione, classe 4^D AFM
IIS Arimondi-Eula Savigliano


Questo libro parla di una ragazza fuori dal comune, Gioia, di diciassette anni, che non si orienta molto nelle relazioni sociali con i suoi coetanei, tanto che la sua unica amica è immaginaria e non le interessa minimamente tutto ciò che è legato alla sua età, come le amicizie, le feste, i ragazzi.

Ha alle spalle una famiglia abbastanza scombussolata, con la nonna che non sta molto bene e due genitori che per Gioia lo sono stati ben poco. 

L’unico hobby che ha è quello di fare tante, tantissime foto alle persone prese di spalle,  poiché secondo lei sono più reali, più vere.

Ma ad un certo punto, durante una sera a caso, Gioia si ritrova a uscire di casa per dopo un litigio dei suoi genitori e, mentre sta sonnecchiando seduta nella veranda di un bar che sembra praticamente abbandonato, ecco che sente un rumore, un qualcosa di metallico che sbatte contro il muro. Gioia guarda dall’altra parte della veranda e individua una persona incappucciata che sta giocando a freccette, con un barattolo pieno di sassi appoggiato su un tavolino. 

Di qui in poi per Gioia sarà una scalata di emozioni contrastanti.

Magari troverà anche lei un po’ di felicità?!

Questo libro mi è piaciuto molto. Mi ha colpito il fatto che il romanzo parli di un amore adolescenziale a cui si intreccia una storia molto più complicata , e dei  problemi psicologici che possono incombere su un normale adolescente.

Pur   trattando, in alcune parti, di un argomento pesante, questo romanzo è riuscito a coinvolgermi molto.

Chiara Barbero, classe 4^D
IIS Arimondi-Eula Savigliano


Gioia Spada è una diciassettenne con una vita molto difficile e con vari problemi famigliari.

Non è una ragazza come quelle della sua età, lei ama la musica che i suoi coetanei non ascoltano, le piace trovare e conoscere il significato di parole intraducibili, passare gli intervalli con il professore Bove, il suo insegnante di filosofia, e fargli tutte le domande che le passano per la testa, anche quelle più strane.

Gioia ha difficoltà a fare amicizia; l’unica persona con la quale può parlare liberamente, oltre alla nonna in fin di vita, è Tania, la sua migliore amica immaginaria.

La sua vita cambia quando una sera, dopo una lite con i suoi genitori, conosce un ragazzo di nome Lo del quale si innamora perdutamente.

Con lui Gioia riuscirà per la prima volta a sentirsi amata e ad essere realmente felice.

Devo dire che nonostante il libro si basi su una storia d’amore tra due adolescenti, non è per niente banale o scontato, è ricco di colpi di scena, intrigante e coinvolgente.

Lo consiglio a tutti perché è un libro con un linguaggio semplice e scorrevole, ma nello stesso tempo profondo e ricco di significato.

Dalila Fiorito, classe 4^D AFM
IIS Arimondi-Eula Savigliano


Gioia è una ragazza di diciassette anni, genitori separati e una vita tutt’altro che allegra. A scuola, per ironia della sorte, è la “Maiunagioia” di turno; non ama le feste, non ride per gli stessi motivi dei suoi compagni, non ha un gruppo di amici e preferisce di gran lunga ascoltare musica d’altri tempi insieme alla nonna in fin di vita. L’unica persona con cui parla volentieri a scuola è il professore di filosofia, tanto da passarci insieme l’intervallo per porgli le domande, anche quelle più strane, che le passano per la testa.

Due cose la rendono felice: la fotografia e collezionare parole intraducibili. Come per esempio Besa che, in albanese, rappresenta una promessa inviolabile.

Ma la monotonia della sua vita si rompe quando una sera, scappando da casa in seguito a una lite dei suoi, incontra un ragazzo di nome Lo che le fa scoprire l’amore, quello vero, la fa stare bene, la rende felice, fino a che, un giorno, sparisce lasciandole solamente un biglietto.

Gioia non può accettarlo e inizia le ricerche, d’altronde solo lei può trovarlo, solo lei può scoprire i suoi segreti.

È un libro bellissimo e intrigante, scritto in modo scorrevole e con un linguaggio semplice. Storia d’amore per niente scontata, la vicenda dei due personaggi appassiona. E’ un romanzo ricco di colpi di scena, adatto agli adolescenti in quanto affronta riflessioni su quest’età.

Bruna Piccininni, classe 4^D AFM
IIS Arimondi-Eula Savigliano


Eppure cadiamo felici è il romanzo di esordio dello scrittore Enrico Galiano.La vicenda ruota intorno a Gioia, un’adolescente da poco trasferitasi in città dove vive con la sua famiglia squilibrata e affronta ogni giorno paure e difficoltà. Ogni giorno si rifugia dalle battute e dalle risate dei compagni, che sembrano non comprenderla, discutendo con  il professore di filosofia, che sembra apprezzare davvero Gioia per quello che è, e parlando per ore con la sua amica immaginaria Tonia che sembra esistere davvero per la protagonista.

La vita di Gioia cambierà per sempre quando incontrerà un ragazzo di nome Lo, forse ancora più strano di lei con cui instaura un rapporto di affetto e rispetto. Sembra così accendersi una luce di speranza nel buio adolescenziale che travolge Gioia e non solo; la sua bellezza e ricchezza interiori sono qualcosa di raro e sono per questo comprese da pochi.

Il romanzo coinvolge il lettore rendendo la lettura accattivante grazie ai numerosi colpi di scena e riesce a trattare le problematiche adolescenziali attraverso la vicenda personale dei due protagonisti, legati proprio dal loro modo di vivere la vita che talvolta è loro ostile.

Giorgia Coraglia, classe 4^D AFM
IIS Arimondi-Eula Savigliano


Gioia Spada, una ragazza diciassettenne, è la protagonista di questo libro.

Ha un carattere scontroso secondo le opinioni dei suoi coetanei, ma in realtà ha solo delle passioni diverse rispetto a questi ultimi: essere diverso dagli altri, nel periodo dell’adolescenza, è un aspetto che può far paura, ma non a Gioia, che preferisce restare se stessa e non cercare di imitare i suoi compagni di scuola.

La sua situazione familiare non è delle migliori: i suoi genitori sono separati, ma nel corso della storia ritornano insieme, seppur litigando spesso. Per non sentire le loro urla, Gioia mette le cuffie nelle orecchie e ascolta la sua band preferita, i Pink Floyd, accanto alla nonna Gemma, ormai malata, a cui invece fa ascoltare la musica classica con un altro paio di cuffie.

Quando per l’ennesima volta sente i suoi litigare, esce di casa e dopo aver corso per molto tempo si rende conto di essere giunta in un luogo mai visto. Non solo non conosce il posto, ma non sa chi sia nemmeno il ragazzo che incontra quella sera, intento a giocare a freccette in un bar che sembra abbandonato: parlando con lui, scopre che si fa chiamare Lo.

Gioia non sa ancora che Lo le stravolgerà completamente la vita, nel bene e nel male: nel bene perché le fa scoprire l’amore e i suoi segreti, nel male perché spesso si chiede se pensa di conoscerlo veramente, fino a scoprire che non è così.

La ricerca di quello che è diventato il suo fidanzato, apparentemente scomparso, occupa le giornate di Gioia, che cerca conforto e consigli anche nelle parole del suo professore di filosofia e della titolare del BarA che di notte sembra abbandonato, fino a quando finalmente lo ritrova e dimostra il suo coraggio e il suo impegno nel volerlo aiutare a sconfiggere la sindrome che affligge il suo innamorato, riuscendoci al termine del racconto.

Si tratta di un libro che affronta tutte le tematiche adolescenziali: l’amore, l’amicizia, la scuola, il rapporto con la famiglia. È per questo che la storia mi ha appassionato, perché pur non vivendo come Gioia mi sono riconosciuta in lei mentre leggevo alcuni passi della storia. Ho anche apprezzato molto alcune riflessioni, aggiungendo il fatto che il libro è scritto in un linguaggio molto scorrevole, adatto ai giovani.

Noemi Sabena, classe 4^D
IIS Arimondi-Eula Savigliano


Il libro parla della storia di una ragazza, Gioia, trasferitasi da poco in una nuova città dove ha difficoltà a rapportarsi con i suoi nuovi compagni di classe, a causa della sua diversità.

Gioia ha una situazione famigliare molto difficile; passa le sue giornate con la nonna malata e cerca conforto in Tonia, la sua unica amica, immaginaria.

Gioia non sa che tutto però sta per cambiare grazie a Lo, un ragazzo strano quanto lei, che saprà apprezzarla per quella che veramente è.

Il linguaggio è molto comprensibile e la lettura è molto piacevole e coinvolgente, dati i notevoli colpi di scena.

Personalmente consiglio vivamente la lettura di questo libro a tutti gli adolescenti.

Elisa Chiaramello, classe 4^D AFM
IIS Arimondi-Eula Savigliano


Questo romanzo è di Enrico Galiano ed è stato pubblicato nel 2017.

La protagonista del romanzo è Gioia, diciassettenne trasferitasi in città da poco con la sua folle famiglia. Gioia appare completamente diversa dagli altri adolescenti, poichè non le interessano la moda, le feste, ma ha una grande passione: collezionare parole nelle varie lingue del mondo, intraducibili.

Sembra che nessuno sia in grado di comprendere la giovane ragazza, se non il professore di filosofia con cui instaura un grande rapporto, e la sua amica immaginaria Tonia.

La sua vita avrà una svolta quando una sera, dopo un litigio con i genitori, Gioia scappa ed incontra un ragazzo di nome Lo. Tra i due scoppia l’amore.

Nel tempo che i due trascorrono assieme, per la prima volta Gioia sente che qualcuno è in grado di comprendere lei e il suo mondo.

Il romanzo è scritto in modo semplice e diretto ,è in grado di colpire e coinvolgere il lettore.

Molti ragazzi possono ritrovarsi nella storia dei due adolescenti.

Inoltre viene presentato bene il mondo adolescenziale con tutte le sue problematiche, e in contrapposizione la visione di un mondo adulto distante e distaccato.

Silvia Bono, classe 4^D AFM
IIS Arimondi-Eula Savigliano


Gioia, adolescente di 17 anni, è una ragazza sensibile (caratteristica principalmente dovuta alla separazione dei genitori) e diversa da tutte le altre della sua età. Lei ama la musica degli anni passati, la fotografia e soprattutto trova felicità e serenità nel collezionare parole che non possono essere tradotte da una lingua all’altra, quelle parole strane e particolari che hanno un significato tutto loro. Della sua diversità fa parte anche il non partecipare alle feste con i suoi compagni e il non avere amici. Gioia  non riesce mai a sfogarsi e ad aprirsi con nessuno a parte con il suo professore di filosofia con il quale interagisce soprattutto durante l’intervallo.

Una notte però tutto cambia. Durante una fuga dalla propria casa in seguito ad una litigata avvenuta con i genitori, Gioia incontra un ragazzo destinato a diventare il suo primo amore, quello vero. Il ragazzo si chiama Lo e le farà scoprire un mondo nuovo. La protagonista si aprirà con lui e finalmente riuscirà a parlare di se stessa con qualcuno di cui si fida e che la capisce. Questa avventura però durerà poco, infatti Lo sparirà nel nulla lasciando a Gioia solo qualche indizio, perché ovviamente solo lei può scoprire il segreto che nasconde.

E’ un libro che narra una storia appassionante, adatto ai giovani dell’età della protagonista. L’autore utilizza una scrittura diretta ed emozionante e la storia non può che coinvolgere in quanto rispecchia esattamente i pensieri e le sensazioni provate dagli adolescenti.

Alessia Losito, classe 4^D AFM
IIS Arimondi-Eula Savigliano


Gioia è una ragazza di diciassette anni trasferitasi in città da poco tempo con la sua famiglia; la ragazza appare molto diversa dai suoi coetanei in quanto è disinteressata alla moda e alle feste.

Gioia ha però una passione molto particolare: collezionare parole strane che in una lingua hanno un significato preciso, ma sono difficilmente traducibili.

Nessuno è in grado di comprendere la ragazza e la sua folle passione ad eccezione del suo professore di filosofia e di Tania, la sua amica immaginaria.

La sua vità cambierà nel momento in cui, dopo essere scappata di casa in seguito a una delle tante liti con i suoi genitori, incontrerà Lo, un ragazzo  particolare quanto lei, con un segreto nascosto.

Tra i due nascerà un forte sentimento e per la prima volta Gioia sentirà di essere compresa e di potersi fidare di qualcuno.

È un romanzo molto semplice, scorrevole e capace di coinvolgere il lettore.

Consiglio caldamente la lettura di questo libro perchè mette in contrapposizione il mondo adolescenziale e il mondo adulto, facendo riflettere il lettore su questo argomento.

Classe 4^D AFM
IIS Arimondi-Eula Savigliano


Gioia è un’adolescente di 17 anni con un carattere sensibile molto diversa dalle sue coetanee.  Lei ama la musica che i suoi coetanei non conoscono, ama collezionare parole che non possono essere tradotte. Nella sua diversità tende a isolarsi, a non partecipare alle feste e a non avere amici; l’unica persona con cui riesce a sfogarsi è il suo professore di filosofia con il quale interagisce soprattutto nell’intervallo. Gioia ha una vita familiare complicata nella quale si trova a combattere da sola. Un giorno incontra il suo primo amore, Lo,quello che lei pensa sarà per sempre, ma a un tratto lui scompare lasciando solo qualche indizio a Gioia perché solo lei può scoprire il segreto che  nasconde.

Questo libro tratta una storia adatta ai giovani dell’età della protagonista. L’autore utilizza una scrittura semplice, diretta e coinvolgente  in quanto rispecchia i pensieri, le idee, le sensazioni che provano anche oggi gli adolescenti.

Elisa Franco, classe 4^D AFM
IIS Arimondi-Eula Savigliano


Questo romanzo parla di Gioia, la protagonista del libro , che ha diciassette anni e da poco si è trasferita in una nuova città. Lei ha delle difficoltà a relazionarsi con i suoi nuovi compagni di classe perché è diversa da loro: non le interessano le feste o essere alla moda, lei ha la passione di collezionare parole intraducibili in varie lingue del mondo. I suoi interessi la portano a non avere amici tranne il professore di filosofia,  sua nonna e la sua amica immaginaria, Tonia. Ma una sera Gioia, dopo una litigata con  i genitori, incontra Lo, un ragazzo che la apprezzerà per quello che è e le trasformerà la vita. Incontrandolo si accorge di non essere sola e da qui nascerà l’amore e Gioia capirà cos’è questa nuova senzazione.

Secondo me questo libro è molto bello dal punto di vista della trama ed è abbastanza scorrevole da leggere. Al suo interno ci sono diversi colpi di scena che riescono a invogliare il lettore a continuare la lettura del romanzo. Consiglio agli adolescenti di leggere questo libro per capire che ognuno di noi è unico e deve essere accettato e rispettato per quello che è. Io capisco benissimo cosa si prova a sentirsi esclusi e questo libro fa capire l’importanza dell’amicizia e di quanto sia importante avere qualcuno al proprio fianco.

Alberto Testa, classe 4^D AFM
IIS Arimondi-Eula Savigliano