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L'alfabeto della mente
L'alfabeto della mente

L’autrice, attraverso il racconto di Akim, ci trasporta in un mondo diverso da quello che conosciamo oggi, distrutto dal nucleare e poi ricostruito, immerso in un costante gelo invernale. In questo mondo è cambiata anche la percezione che ciascun essere umano ha di se stesso a causa delle leggi volute dal governo che classificano gli individui con lettere alfabetiche in base al loro tipo psicologico. All’età di dodici anni, il protagonista e i suoi amici si ritrovano ad addestrarsi all’interno delle strutture CSA del Legame (il loro Stato, contrapposto alla Federazione).

In un susseguirsi di pensieri, personaggi e storie, Akim cerca di fare ordine nella sua mente e di chiarire alcuni dei suoi dubbi, per scoprire infine un mondo di bugie e contraddizioni. Se all’inizio tutto ci sembrava nuovo rispetto alla realtà in cui viviamo, ci ricrediamo e scopriamo che gli avvenimenti, i comportamenti, i sentimenti sono sempre gli stessi in questo futuro come nel nostro presente. Cadono gli eroi, le credenze, le divisioni e rimane la consapevolezza di una storia che si ripete: prima o poi qualcosa cambierà, il popolo classificato e privato di ogni forma di arte e di bellezza si ribellerà e causerà una nuova guerra.

Durante tutta la durata della narrazione rimaniamo attaccati all’evolversi della mente di Akim che ci fa passare da uno stato di confusione totale alla decisione finale di aspettare la libertà che verrà ottenuta solo con la distruzione dei “Centri di Smistamento e Addestramento”. Questo romanzo introspettivo, mantiene il lettore in una continua suspence, spiazzandolo completamente con un finale aperto che lo lascia a domandarsi cosa succederà a questo grande eroe, che non si sente tale come succede ad ogni adolescente.

Oriana Biniaku, classe 4^D
IIS Arimondi-Eula Savigliano


L’alfabeto della mente è il romanzo di esordio della scrittrice fantasy Silvia Lodini, nel quale emerge la sua analisi introspettiva e psicologica della mente umana.

Si tratta di un romanzo fantascientifico in cui l’autrice ci guida in una scuola del futuro, nel 2140, che ha come scopo quello di catalogare gli esseri umani ed eliminare in loro originalità e personalità. Gli studenti sono divisi in base alla loro caratteristiche, in diverse sezioni, nelle quali saranno messi a dura prova e dovranno riflettere su se stessi e sul loro ruolo all’interno di una comunità.

Il protagonista principale è Akim che narra la sua esperienza all’interno di questa scuola, dove convive con ragazzi che come lui si interrogano sulla funzione della scuola stessa. Soprattutto nell’ultima parte del romanzo, quest’ultima appare come una sorta di prigione della quale sembra impossibile liberarsi, e la vicenda è avvolta in un alone di dubbio e di mistero.

L’autrice, che basa la sua narrazione prevalentemente sui dialoghi, riesce a catturare il lettore, coinvolgendolo e portandolo a porsi le stesse domande esistenziali che si pongono i protagonisti.

Leggere questo romanzo aiuta ad interrogare noi stessi su qualcosa che ci riguarda da vicino:  il nostro futuro.

Giorgia Coraglia, classe 4^D
IIS Arimondi-Eula Savigliano


Il libro è una sorta di diario che racconta l'esperienza di un ragazzo di nome Akim che, come tutti i ragazzi del suo paese, in età adolescenziale viene rinchiuso in una "scuola" per fare in modo che si uniformi al volere e ai pensieri del regime politico in corso.

Il ragazzo racconta come vengano suddivisi in gruppi e successivamente in classi in base alle loro aspirazioni di dodicenni e al loro carattere, secondo test psicologici che devono svolgere in fase di ammissione.

Ogni tratto del carattere è identificato con una lettera ed in base al gruppo di appartenenza vengono svolte delle lezioni per dominare i tratti caratteristici della loro personalità ed uccidere i loro sogni e le loro aspirazioni.

Nel testo si percepisce il senso di prigionia del protagonista che spesso si chiede come facciano persone differenti ad appartenere ad uno stesso gruppo solo perché hanno risposto allo stesso modo alle domande di un test. Egli infatti sostiene che sia un modo riduttivo di identificare gli individui.

Il lettore è invogliato a procedere con la lettura perché percepisce la volontà di ribellione che si sviluppa in alcuni di questi ragazzi che capiscono come il sistema sociale stia cercando di togliere loro la libertà di pensiero.

Mi ha deluso però il finale perché pensavo che il protagonista, insieme ad alcuni compagni di cui parla la storia, sarebbe riuscito in qualche modo ad evadere da questo sistema.

Ho trovato il racconto difficile da seguire perché si passava spesso da un argomento all'altro e, a volte, alla fine di un periodo, non si capiva se i fatti fossero realmente accaduti o se si trattasse della fantasia del protagonista-autore: Akim.

Emanuele Grande, classe 4^D
IIS Arimondi-Eula Savigliano


La storia è raccontata dal narratore protagonista che scrive le vicende degli otto anni trascorsi in una scuola del futuro: siamo nel 2140.

Akim ha 12 anni e deve iniziare il primo anno in questa scuola dove i ragazzi vengono selezionati in base al loro tipo psicologico e a tal fine, prima di iniziare gli studi, sono sottoposti a diverse prove, proprio per valutare il loro potenziale.

Il protagonista e il suo amico Semyon sono elettrizzati all’idea di lasciare la famiglia per andare a frequentare l’istituto, mentre la loro amica Ninel un po’ meno, forse già consapevole di cosa possa celare la distorsione e la manipolazione della psicologia…

Gli anni trascorsi a scuola passano e gli amici crescono, tra una lezione e una festa; vedono trascorrere il tempo più velocemente di quanto si aspettassero.

A Akim piace raccontare i suoi ricordi e le sue riflessioni così come affiorano, seguendo un ordine cronologico molto vago, e ciò consente  al lettore di capire  lo svolgimento della storia.

Solo alla fine l’anima di un altro personaggio riporterà alla luce la verità che il protagonista e il suo gruppo di amici mai ha compreso o alla quale, forse, non davano la giusta importanza. 

“L’alfabeto della mente” è un libro ben scritto e di facile lettura; la storia è appassionante e gradevole, particolarmente interessante la trattazione degli aspetti riguardanti la psicologia.

Bruna Piccininni, classe 4^D
IIS Arimondi-Eula Savigliano


La storia, ambientata nel 2024, viene raccontata da Akim, un ragazzo che scrive dei suoi otto anni passati in una scuola molto particolare.

La trama risulta a prima vista un po’ confusa in quanto il protagonista ripercorre insieme al lettore i suoi ricordi, ma nonostante ciò è possibile comprendere l’andamento della vicenda.

Il protagonista ha dodici anni quando deve abbandonare la sua famiglia per iniziare a frequentare questa scuola misteriosa dove i ragazzi vengono smistati in base alle loro capacità e al loro potenziale.

Akim e il suo amico Semyon sono molto emozionati e felici di iniziare a frequentare i corsi, mentre la loro amica Ninel appare molto spaventata e scettica.

Qui trascorrono i loro otto anni tra studio e divertimento e il tempo scorre veloce svelando pian piano le stranezze e le manipolazioni che si celano dietro un’ambiente apparentemente normale. 

Solo alla fine i protagonisti incontreranno una persona che si rivelerà indispensabile in quanto portatore di una verità inaspettata.

Mi sento di definire questo libro come un libro molto intrigante, misterioso, inaspettato e ricco di colpi di scena che all’inizio nessuno mai si aspetterebbe.

Inoltre l’ho trovato interessante anche dal punto di vita psicologico essendo un libro che fa riflettere molto sul nostro futuro ma anche sul nostro presente.

Giulia Raso, classe 4^D AFM
IIS Arimondi-Eula Savigliano