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Aldo Pagliano

"I ragazzi di Terezìn"

La vicenda si apre all'interno della città-fortezza di Terezìn, dove un gruppo di ragazzini cerca di sfuggire alla violenza e alla crudeltà delle SS tedesche, dando vita ad un proprio giornale, il quale prende in considerazione tutte le fievoli voci dei deportati. Il giornale viene redatto a notte fonda, unico momento della giornata in cui i giovani possono evadere dall' oppressione della prigionia ed esprimersi liberamente tramite la penna.
Questo atto eroico aiuta il lettore a comprendere la vita nel ghetto, le paure, i timori e le situazioni che giovani della nostra età hanno dovuto vivere e sopportare, senza mai perdere la speranza.
Nel campo vige la legge del più forte, condizioni di assoluta miseria spingono l'uomo a divenire ladro, facendogli perdere l'uso della ragione e portandolo ad una certa noncuranza della libertà e dei diritti umani. Questo romanzo non insegna solamente a disprezzare un certo periodo storico, dove per alcuni partiti politici erano ormai insignificanti valori come la libertà e la giustizia sociale, ma anche a comprendere comportamenti ed azioni delle persone sottomesse.
“La Repubblica delle Farfalle” non parla del solito ragazzino ebreo che, aiutando tutti i suoi compagni riuscirà a non soccombere alla violenza nazista, ma dell'istinto di sopravvivenza che affiora in ogni essere umano quando vi è costretto dalle circostanze. Le persone si trasformano in bestie, i personaggi descritti non sono del tutto esenti da situazioni di complicità, amore fraterno e solidarietà, ma di certo a Terezìn ognuno faceva il possibile per non “lasciarci la pelle” anche a discapito della sopravvivenza di qualcun altro.
Il romanzo di Corradini è scritto in prima persona, e questo, oltre a stimolare la lettura, aiuta ad immergersi in quel piccolo e grigio mondo, pieno di crudeltà ed odio. Non bisogna lasciarsi scoraggiare dalle prime pagine, che possono apparire leggermente confusionarie, infatti nel prosieguo la storia si sviluppa in modo interessante ed avvincente.
 Consiglio quindi vivamente la lettura de “La Repubblica delle Farfalle”, che offre una visione diversa seppure altrettanto realistica della vita nel ghetto. 

Aldo Pagliano
classe 2A
Liceo Scientifico "G. Vasco" di Mondovì